Campobello di Licata: vietati i calciobalilla dopo le 21,00

CAMPOBELLO DI LICATA – La scena è del tutto simile a quelle di Johnny Stecchino, il celebre film di Roberto Benigni. Nella scanzonata Palermo raccontata dal premio Oscar i problemi di Palermo erano il traffico, la siccità e l’Etna, mentre a Campobello di Licata, paesone in provincia di Agrigento noto soprattutto per avere dati i natali al boss Giuseppe Falsone, il problema sono i calciobalilla.

Il sindaco, Michele Termini, ha infatti firmato un’ordinanza che vieta i biliardini all’aperto. Il provvedimento – che invita le forze dell’ordine a farlo rispettare – è stato firmato perché al sindaco sono giunte le proteste dei cittadini che “lamentano la collocazione di biliardini ed altri giochi all’esterno dei locali pubblici e di ritrovo, posti nelle pubbliche piazze, sui marciapiedi e sulle strade, i cui avventori creano continui schiamazzi”. Quei tornei di calciobalilla, il rumore della palla le grida dei ragazzi sono insomma intollerabili e il sindaco Termini per fermare “l’abitudine di collocare i biliardini o altri giochi similari all’esterno dei locali pubblici e di ritrovo” ha deciso di intervenire.

Da oggi dunque biliardini, flipper, videogames e similari, possono essere collocati ed utilizzati all’esterno dei locali dei pubblici e di ritrovo solo fino alle 21. Poi anche i più affezionati giocatori e virtuosi del calciobalilla potranno dedicarsi ad altre attività.

di FABIO RUSSELLO

da La Repubblica

Ad Erice bisogna esser seri

Al fine di tutelare il pubblico decoro della città, il sindaco di Erice Giacomo Tranchida ha emesso una specifica ordinanza rivolta agli esercizi commerciali del centro storico, che disciplina l’esposizione di merce all’esterno dell’esercizio. L’ordinanza riguarda l’esposizione di capi di abigliamento, adesivi e altrea mercanzia, che tentano di proporre satiricamente il linguaggio della mafia.

Il sindaco “ordina” a tutti gli operatori commerciali di “non esporre all’esterno sulla pubblica via merce raffigurante personaggi e situazioni che si rapportino, sia pur satiricamente, al frnomeno mafioso, proponendo frasi e concetti che implicano una sottovalutazione di quel tristo fenomeno criminale”.

Si può prendere visione dell’ordinanza, presso l’Albo Pretorio del comune e presso le bacheche comunali presenti nel centro storico. Il sindaco avverte che l’inosservanza dell elimitazioni esposte nell’ordinanza, comporta l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge.

Pescara ha un sindaco talebano

Abiti succinti? Multa per prostituzione

L’iniziativa del sindaco di Pescara: fino a 500 euro per chi si veste in modo provocante in certe zone «calde»

PESCARA – Il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, è volato a Bruxelles e non riesce a sentire il rumore che la nuova ordinanza antiprostituzione – multe fino a 500 euro per chi veste con abiti succinti e in maniera provocante in alcune zone “calde” del territorio comunale, ma solo dalle 22 alle 7 – ha provocato in città.
Adesso infatti, è assolutamente vietato non solo rallentare, marciare in auto a passo d’uomo o fermarsi a bordo del proprio veicolo dinanzi a una prostituta, ma anche indossare capi di abbigliamento suscettibili di «offendere la pubblica decenza nonché tali da manifestare inequivocabilmente l’intendimento di offrire prestazioni sessuali a pagamento». Sono quattro le zone della città interessate, tra il centro e la riviera. Le stesse “passeggiatrici”, dopo una serie di sanzioni non pagate, rischieranno l’espulsione o il foglio di via obbligatorio.

«ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA» – Il primo cittadino è soddisfatto dell’ordinanza, che definisce «uno strumento complesso teso a garantire l’ordine pubblico e la sicurezza nelle nostre strade». Uno strumento che «soprattutto rispetta l’ultima sentenza della Corte Costituzionale che ha in qualche modo limitato il raggio d’azione dei super-poteri attribuiti precedentemente ai sindaci dal pacchetto sicurezza». Già, perché Albore Mascia non è nuovo a questo tipo di iniziative. Ci aveva provato già a febbraio, con un’ordinanza che prevedeva multe per chi rallenta o si ferma a contrattare le prestazioni sessuali.

MERCATO DA SCARDINARE – Lo stop è arrivato ad aprile con una sentenza che, di fatto, ha imposto la revisione del provvedimento costringendo gli uffici del Comune a confezionare un’ordinanza limitata nel tempo e nello spazio e collegata a un problema “urgente e contingibile”. L’ordinanza resterà in vigore sino al 31 ottobre 2011, ossia fino alla conclusione della stagione estiva. «Il nostro obiettivo – spiega il sindaco è quello di garantire ordine pubblico e la tutela dei cittadini, di restituire tranquillità ai residenti di quelle vie particolarmente interessate dal fenomeno della prostituzione e di collaborare con le forze dell’ordine per scardinare un mercato che spesso vede le donne vittime del fenomeno stesso. A ottobre effettueremo un monitoraggio del fenomeno per decidere come procedere».

MA CHI DECIDE? – Ma qualcuno nell’opposizione già parla di una manovra inutile e di facciata che non avrà alcun rilievo pratico. Il problema, paradossalmente, potrebbe diventare quello di distinguere chi effettivamente contratta prestazioni sessuali e chi no. D’ora in avanti, infatti, chi gira di notte con abiti succinti e in zone frequentate abitualmente dalle prostitute rischia multe salate. Alla discrezionalità (e al buon cuore) di vigili e forze dell’ordine il compito di giudicare se abito o comportamento possano offendere o meno la pubblica decenza.

Nicola Catenaro per Corriere.it

A Marsala il problema sono i volantini

Uscite con il cane? Portatevi la paletta

Nuova ordinanza del sindaco Carini per regolamentare l’attività di volantinaggio. Chi sbaglia paga a caro prezzo fino a 500 euro
Pugno duro del sindaco Carini. Il volantinaggio è messo sotto regole certe. O meglio il primo punto dell’ordinanza recita: “In tutto il territorio comunale, con eccezione per i luoghi privati, è vietata la consegna e la distribuzione di volantini pubblicitari di qualsiasi foggia e dimensione, fatta salva ogni legittima pratica del volontinaggio in relazione a partiti politici ed organizzazioni sindacali, che dovranno in ogni caso consegnare i volantini direttamente ai passanti, non gettandoli per terra ed avendo cura di mantenere pulito”. Chi sgarra rischia una multa da 25 a 500 euro”. Nel punto 2 dell’ordinanza del primo cittadino si fa ulteriore chiarezza: “Il volantinaggio pubblicitario è consentito solo dal lunedì al venerdì di ogni settimana, mentre è vietato nei giorni di sabato e domenica, nonchè nelle giornate festive infrasettimanali”. Ed ancora: “Gli enti e tutti i soggetti che intendono svolgere attività di consegna e distribuzione di volantini pubblicitari devono darne preventiva comunicazione al Comando di Polizia Municipale”. L’attacco è frontale anche per la cacca dei cani. In modo formale: “Immediata rimozione delle deiezioni”. Anche in questo caso chi sbaglia rischia grosso. La multa va da un minimo di 250 ad un massimo di 1.500 euro. Lo stesso vale per chi abbandona o getta materiale di qualsiasi genere sia solido che liquido che finisce per sporcare la città.

da TrapaniOK

A Licata ordinanza antialcool per la notte bianca

LICATA (Agrigento) – Per combattere i numerosi episodi di violenza, la microcriminalità e garantire la sicurezza pubblica a Licata, il sindaco Angelo Graci ha disposto il divieto di vendita e trasporto di bevande in bottiglie e bicchieri di vetro su tutto il territorio comunale durante le ore notturne. L’ordinanza sarà valida in occasione della ‘notte bianca’ organizzata per la celebrazione del 150/o anniversario dell’Unità d’Italia, ma anche per la Pasqua, la festa del santo patrono, per tutta l’estate e per ogni altra festività del 2011.

Castellammare del Golfo ordinanza anti petardi e gavettoni

Divieto di utilizzo di petardi e palloncini pieni d’acqua in luoghi pubblici. In occasione delle manifestazioni di Carnevale patrocinate dall’amministrazione comunale domenica 6 e martedì 8 marzo, poiché durante le sfilate “come negli anni passati, si prevede un notevole afflusso di persone”, il sindaco Marzio Bresciani, con un’ordinanza del 28 febbraio, ha stabilito che è vietato in queste giornate utilizzare petardi e palloncini pieni d’acqua nei luoghi pubblici. L’ordinanza nasce dal fatto che “da alcuni anni si è sviluppato il malcostume di utilizzare, come scherzi di carnevale, petardi e palloncini pieni d’acqua che arrecano fastidio e risultano potenzialmente pericolosi” e che “l’uso indiscriminato di tali oggetti, provoca disturbo e molestia sia alle persone che assistono alla sfilata dei carri sia agli animali presenti nelle stesse sfilate, dando origine a reazioni, diverbi e comportamenti rissosi che mal si adattano al clima festoso del Carnevale e che rischiano di incidere negativamente sotto l’aspetto dell’ordine e della sicurezza pubblica”. Perciò il sindaco Marzio Bresciani vieta “l’uso di petardi e palloncini pieni d’acqua il 6 e l’8 marzo 2011, in occasione delle sfilate di Carnevale, nell’ambito del territorio Comunale”. La violazione dell’ordinanza comporta la sanzione amministrativa che va da un minimo di 25 ad un massimo di 500 euro. La Polizia municipale, Polizia di Stato e Carabinieri, si occuperanno di far rispettare le disposizioni contenute nell’ordinanza.

IL Sindaco di Lampedusa indagato per odio razziale

(ANSA)- AGRIGENTO, 1 MAR – La Procura di Agrigento ha indagato il sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis, per istigazione all’odio razziale e abuso di autorita’.
L’inchiesta e’ stata aperta dopo l’ordinanza che riguarda ‘l’accattonaggio e comportamenti non decorosi’ e impone il divieto di utilizzare i luoghi pubblici ‘come siti di bivacco e deiezione’.
L’ordinanza e’ stata fatta dopo le proteste sul comportamento dei migranti ospitati nel Cie che sono liberi di girare per le strade del centro abitato.

da <a href=ANSA.IT

Lampedusa, entrata in vigore ordinanza anti accattonaggio

LAMPEDUSA. E’ entrata in vigore l’ordinanza anti accattonaggio del sindaco di Lampedusa, Dino de Rubeis, che di fatto vieta agli ospiti del centro d’accoglienza dell’Isola di lasciare la struttura. Il provvedimento, annunciato ieri dal primo cittadino, impediscel’accattonaggio e comportamenti non decorosi” e impone il divieto di utilizzare i luoghi pubblici “come siti di bivacco e deiezione”.
Stamane per le strade di Lampedusa non si è visto nessuno dei 697 immigrati rimasti nel centro, mentre per oggi è stato sospeso il ponte aereo per trasportare i migranti in altri centri del territorio nazionale.
Nel documento il sindaco scrive, tra l’altro, che “gli immigrati continuano a bivaccare nelle piazze e strade principali” e gli uomini “non lasciano più sole le loro donne e i bambini e preferiscono chiudersi in casa come se ci fosse un vero e proprio coprifuoco”.

da GDS

Manfredonia ordinanza del sindaco vieta l’utilizzo di fuochi pirotecnici per le vie e le piazze

IL sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi, considerato che nel periodo delle festività natalizie molti cittadini, prevalentemente giovani, fanno uso di giocattoli pirici in luoghi pubblici arrecando molestia ai cittadini, ritenendo necessario tutelare la quiete pubblica e preservare la pubblica e privata incolumità dall’uso indiscriminato di articoli pirotecnici, ha ordinato (attraverso una relativa ordinanza) il divieto all’utilizzo di artifìci e prodotti affini negli esplodenti, nonché giocattoli pirici di qualsiasi specie, sulle pubbliche vie e piazze del Comune di Manfredonia e ovunque vi sia concorso di persone.
I contravventori saranno puniti ai sensi dell’art. 17 del T.U.L.P.S. con 1’arresto fino a tre mesi o con ammenda fino a €206,58. Gli organi di Polizia sono incaricati di far osservare il contenuto della presente ordinanza.

da StatoQuotidiano.it

Modena, gomme da neve o catene ?

Ecco come si può evitare di prendere la multa

«Sono obbligato a montare le ruote termiche?». «Quanti centimetri di neve devono esserci prima di dover mettere le catene? O le devo installare già quando cadono i primi fiocchi?». Sono alcune degli interrogativi suscitati dall’ordinanza del sindaco sulle regole da osservare in caso di neve o ghiaccio, in vigore da mercoledì prossimo al 15 aprile. Un effetto l’ordinanza l’ha già avuto: per montare gomme termiche gli automobilisti devono aspettare a lungo. La paura della multa ha fatto crescere la domanda e allungare, più degli anni scorsi, la liste d’attesa.
Abbiamo chiesto al commissario Stefano Ante della polizia municipale di chiarirci alcuni dubbi, soprattutto sull’obbligo di montare le catene o i pneumatici da neve. Acquisto dei pneumatici? Non c’è alcun obbligo di dover acquistare quattro nuovi pneumatici e di montarli, anche perchè il costo non è di poco conto almeno duecento euro senza il montaggio.
E’ solo una delle due possibilità previste dall’ordinanza, in alternativa alle catene. E’ chiaro che chi acquista le ruote termiche e le monta adesso per poi smontarle ad aprile, non avrà problemi di stabilità in caso di nevicata e strade ghiacciata nè rischi di multa. Le catene. Se si decide di non acquistare i pneumatici da neve, almeno le catene bisogna comunque averle a bordo. In caso di controllo della polizia municipale occorrerà mostrarle agli agenti. Si sarà così pronti ad installarle in caso di nevicate. Montare le catene. Le catene vanno installate quando inizia a verificarsi un accumulo di neve a terra tale da rendere rischiosa la circolazione. «E’ chiaro che molto dipende dallo stato di usura delle ruote – ci ha giustamente precisato il commissario Ante – Ad esempio: se uno ha le ruote liscie, anche in caso di uno o due centimetri di neve potrebbe avere problemi di aderenza e di stabilità e quindi dovrà per sicurezza montarle». «Il mio consiglio – prosegue – a chi opta per il non acquisto dei pneumatici è comunque quello di far visionare lo stato di usura dei pneumatici da un gommista. Un check-up completo può risultare molto utile in termine di prevenzione». Centimetri e catene.

Ma quanta neve deve essere caduta prima di dover procedere all’installazione delle catene? «In linea di massima il limite al quale fare riferimento è quello contrassegnato dal “semaforo giallo virtuale” nel nuovo sistema di valutazione delle intensità delle nevicate vale a dire da 5 centimetri in su, anche perchè mettere le catene – che comunque si dovranno avere a bordo in caso di assenza di gomme termiche – con poca neve a terra può risultare controproducente per il mezzo oltre che rovinare il manto stradale. Le sanzioni. Le multe per chi non rispetta l’ordinanza del sindaco sulle gomme termiche o le catene prevedono sanzioni da un minimo di 38 e fino a un massimo di 78 euro. Non è invece prevista alcuna decurtazione di punti dalla patente. Il codice della strada prevede due ordini di sanzioni: 38 euro per violazione dell’ordinanza sulle strade urbane, mentre per la violazione nelle strade extraurbane di competenza “prefettizia” si parte da 78 euro. Autostrada. Dai 5 centimetri di neve in su il provvedimento di montare le catene o avere le ruote termiche interesserà non solo le strade comunali, ma anche tutti i mezzi in entrata a Modena provenienti dall’autostrada. Quindi tutti gli automezzi, sprovvisti di pneumatici da neve o senza catene a bordo, in uscita dai caselli di Modena sud saranno dirottati verso l’area industriale di Spilamberto; se in uscita a Modena nord verso il parcheggio a ridosso dell’uscita del casello. I mezzi potranno riprendere la marcia solo in seguito al miglioramento delle condizioni. «Quello dei camion in uscita dall’autostrada si è rivelato il principale problema in occasione della nevicate dello scorso inverno – ricorda Ante – Basta un mezzo che si mette di traverso per bloccare la circolazione su intere zone di Modena».

da La Gazzetta di Modena