Protesta contro le ordinanze di alcuni sindaci. ‘Bacchettoni’

In Comune vestiti da prostitute, no alle multe per i clienti

(ANSA) – PISA, 21 GIU – Un centinaio di manifestanti vestiti come prostitute e’ entrato in aula durante il Consiglio comunale, a Pisa. La protesta e’ nata dopo che i sindaci di Vecchiano, San Giuliano Terme e Pisa hanno emesso un’ordinanza che multa i clienti che avvicinano le prostitute e le persone vestite in maniera indecorosa o succinta per adescare i clienti.

”L’ordinanza e’ moralizzatrice, bacchettona, e non affronta il problema nella sua vera complessita”’, hanno spiegato i manifestanti.(ANSA).

Parma, Piazzale Inzani altre multe ai “bevitori fuorilegge”

Nel pomeriggio di martedì, durante i controlli programmati nel quartiere Oltretorrente, la polizia municipale ha sanzionato due persone per il mancato rispetto dell’ordinanza che vieta il consumo di alcolici nell’area dalle 19 alle 7 del giorno successivo.
Gli agenti della municipale, fa sapere una nota del Comune, sono entrati in azione anche nelle zone di via Reggio, via dei Mercati, via la Spezia, via Emilia Ovest, viale Mentana, via Forlanini e strada ex Argini Enza: nelle serate di mercoledì e di venerdì, sono state elevate 20 sanzioni, 16 a prostitute e 4 clienti, venerdì sanzionati 11 prostitute e 3 clienti.
Intensa anche l’attività di controllo per le violazioni al codice della strada: nel solo fine settimana, durante i controlli mirati, sono state elevate un centinaio di sanzioni.
Nel tardo pomeriggio di venerdì, durante i controlli del territorio finalizzati alla prevenzione della criminalità predatoria realizzati dal Nucleo sicurezza urbana, una pattuglia, dopo un inseguimento, ha bloccato in tangenziale nord un veicolo che aveva percorso via Trieste ad altissima velocità: a bordo, due nigeriani, uno sprovvisto di documenti e l’altro con una patente di guida internazionale che, ad un approfondito controllo, è risultata contraffatta.
Entrambi i soggetti sono stati di conseguenza accompagnati in Comando, foto segnalati e denunciati all’autorità competente.
A seguito di una segnalazione arrivata in Comune, gli agenti sono poi intervenuti in un’operazione di rimozione di rifiuti abbandonati nell’area di via Milano: nella zona, che riveste qualche criticità, inizierà anche un servizio di presidio fisso durante alcune ore della sera.

da La Repubblica

Palermo invivibile, via lavavetri, posteggiatori abusivi e prostitute

Comune, Scoma: “Entro 48 ore ordinanza contro i lavavetri”

L’assessore: “La corte di cassazione non prevede questo lavoro. Considerato inoltre che, nella maggior parte delle strade della città, sono un vero e proprio ostacolo alla circolazione, è opportuno porre un freno”

PALERMO. Entro venerdì il vicesindaco di Palermo con delega al Traffico Francesco Scoma firmerà l’ ordinanza per il decoro urbano che punta a togliere dalla strada lavavetri, posteggiatori abusivi e prostitute. “La Corte di cassazione – dice Scoma – non prevede il lavoro di lavavetri. Considerato inoltre che, nella maggior parte delle strade della città, sono un vero e proprio ostacolo alla circolazione, è opportuno porre un freno. Ci sono casi, come in via Perpignano dove ce ne sono oltre 40: uno scandalo. per non parlare dei posteggiatori che taglieggiano i cittadini rendendo impossibile la sosta dell’auto se non tra mille timori”. L’ordinanza prevede una multa di 100 euro, il riconoscimento del fermato e l’eventuale controllo del permesso di soggiorno. “Per andare incontro al comandante Serafino Di Peri – dice il capogruppo del Pdl al Consiglio comunale Stefania Munafò – che lamenta carenza di organico, a causa del quale potrebbe avere difficoltà nel rispettare l’ordinanza, si potrebbe attingere agli Lsu assunti con contratto a tempo part-time, quei vigili impegnati circa tre giorni lavorativi la settimana sulle nostre strade”. Per Munafò “se a questi infatti venisse aumentato il contratto di servizio, da 20 a 36 ore settimanali. Non si può pensare, infatti, di emettere ordinanze, senza tener conto dei problemi logistici e pratici che queste potrebbero provocare”.

da GDS

Milano, “io di più”, multe a chi fuma spinelli in pubblico

Milano, 23 set. (Apcom) – Multa a chi fuma spinelli in pubblico e sanzioni contro chi adesca prostitute, chi imbratta i muri, chi guida in stato di ebrezza e contro coloro che fanno accattonaggio. Giro di vite del comune di Milano sul tema sicurezza, in applicazione del decreto Maroni che concede su questa materia poteri speciali ai sindaci. Entro la fine del mese entreranno in vigore una serie di ordinanze contro il consumo e lo spaccio di droga, lo sfruttamento della prostituzione, l’accattonaggio e il consumo di alcool. Il sindaco Moratti ha però fatto sapere, tramite una nota, che queste misure saranno comunque collegate “alle politiche per il sociale volte a prevenire situazioni di disagio e a dare sostegno a coloro che intendono seguire percorsi di recupero e reinserimento sociale”. Il che significa che le ordinanze allo studio saranno emesse “contestualmente a un rafforzamento delle politiche sociali del comune”.

A fare discutere è soprattutto l’ordinanza che prevederà una multa di 500 euro per chi sarà sorpreso a fumare spinelli in strada o al parco. Daniele Farina, portavoce del Leoncavallo ed esponente di punta di Rifondazione comunista a Milano, ha definito il provvedimento come “una sciocchezza di dimensioni abissali fatta da gente alla canna del gas”.

Il pacchetto di ordinanze comunali è stato messo a punto in collaborazione con la prefettura di Milano, che avrebbe espresso perplessità solo sul provvedimento che prevede sanzioni contro chi guida in stato di ebrezza, visto che la legislazione nazionale è già molto severa in materia.

da Virgilio Notizie

Le squillo: “Ci vestiremo da suore” Milano,sfida alle norme antiadescamento

Provocazione delle squillo milanesi in vista dell’ordinanza antiadescamento del vicesindaco De Corato contro le prostitute di strada. “Ci vestiremo da suore, così i poliziotti arresteranno le ragazze discinte davanti alle discoteche o multeranno qualche moglie dall’audace décolleté“, ha spiegato Pia Covre, segretaria del comitato per i diritti civili delle lucciole.

Dopo la discussa ordinanza del primo cittadino di Roma contro le prostitute, dunque, le squillo milanesi promettono battaglia per le vie della città. Una battaglia pacifica, fatta solo di escamotage e scappatoie, rivolta a dimostrare l’inadeguatezza dei nuovi provvedimenti antiadescamento. “L’idea di indossare il saio o abiti lunghi fino ai piedi ci è pervenuta da più parti per far fronte alle ordinanze che limitano persino la libertà di vestirsi – ha aggiunto Pia Covre a Il Corriere della Sera -. A Firenze, ad esempio, il sindaco ha vietato di passeggiare e noi stiamo pensando di andare su e giù in bicicletta“.

Ma non è tutto qui. Chi ha alle spalle già qualche anno di “mestiere” ricorda infatti che la legge Merlin definisce prostituzionequalsiasi attività che prevede atti sessuali prestati dietro pagamento, non solo monetario“. “Con questa legge – attacca Nadia, 24 anni, romena di Timisoara – bisognerebbe arrestare tutte le donne che hanno fatto carriera andando a letto con chi conta, per non parlare della miriade di ragazzine che, per un provino in tv, darebbero via anche la madre”.

A scanso di equivoci, in attesa che il ddl Carfagna diventi legge, molte prostitute si stanno organizando per aggirare le nuove ordinanze, ricevendo in casa. “E’ questo il futuro del sesso a pagamento”, spiega al Corriere Helena, bellissima escort argentina che passa da un attico all’altro, viaggiando tra Milano, Roma e Ibiza.

TGCOM

Montecatini: Costa 400 euro parlare con la prostituta dopo l’ordinanza del sindaco

 Quanto ? Quattrocento euro: è ciò che si sono sentiti rispondere – alla classica domanda – tre clienti delle prostitute che “operano” sui viali di Montecatini. La risposta non è però arrivata dalle lucciole, ma dai carabinieri che, sabato sera, hanno messo in pratica per primi l’ordinanza antiprostituzione del sindaco, con tre multe, appunto, da 400 euro l’una.

La novità del provvedimento sta proprio nelle possibilità di intervento offerte alle forze dell’ordine: basta fermarsi con l’auto lungo il marciapiede e parlare con le lucciole per far scattare la contravvenzione: 500 euro, con uno sconto di 100 euro se si paga entro 30 giorni.

L’ordinanza del sindaco Severi – resa possibile in base ai poteri concessi ai primi cittadini dal decreto Maroni – si aggiunge agli altri provvedimenti presi in passato, come l’istituzione dei divieti di fermata lungo le strade della prostituzione o la chiusura di alcune strade nelle ore notturne.
Provvedimenti che sul campo avevano dimostrato un’efficacia limitata, come dimostrano ogni sera le decine e decine di lucciole che operano ormai in quasi tutte le strade di Montecatini. Ma adesso i potenziali clienti se la dovranno vedere con multe decisamente più salate, che possono scattare assai facilmente.

L’ordinanza è entrata in vigore venerdì sera e, concesso un giorno di tregua, sabato sera sono partiti i primi controlli effettivi. Nella rete dei carabinieri sono finiti tre automobilisti, in rappresentanza di altrettante tipologie di clienti: uno straniero, un toscano residente fuori dalla Valdinievole e venuto apposta a Montecatini e un cittadino del posto.
Tutti e tre sono stati sorpresi dalla pattuglia dei militari mentre, dal finestrino della propria auto, stavano parlando con una lucciola. In tutti e tre i casi alla vista del verbale da 400 euro non hanno opposto particolari obiezioni: con un po’ di vergogna per essere stati scoperti in quel momento, la loro preoccupazione principale è stata quella di risolvere la questione senza far sapere nulla alle proprie famiglie. In sostanza tutti si sono mostrati pronti a pagare la multa entro il limite dei 30 giorni, per evitare di veder arrivare a casa un verbale difficile da spiegare.

da Il Tirreno

Demagogia portaci via

di Viscontessa

Tempo di bilanci per il Comune di Firenze dopo questo primo mese di entrata in vigore del nuovo regolamento di Polizia Urbana.
Il solito mare di cazzate che prevede tra l’altro la possibilità di multare le biciclette allucchettate ai monumenti storici. A chi siano intestate le multe nessuno lo sa.
Sono 51 invece le prostitute multate fino ad oggi, non per il lavoro che fanno ma secondo una consolidata mentalità ipocrita e moralista, per aver avuto “un abbigliamento e un atteggiamento non rispondenti ai canoni della pubblica decenza”. C’è da chiedersi se le aspiranti Veline che su canale 5 si arrampicano sull’albero della cuccagna a cosce all’aria o saltano con la corda in top e minigonna, rispondano invece ai canoni della pubblica decenza.
Ma la più bella in assoluto è quella per i panni stessi per strada.
E non è tanto per la multa ma per la possibilità concessa ai 9 multati fino ad oggi di presentare ricorso presso la Direzione Urbanistica del Comune.
Se il multato non ha altro modo di asciugare il bucato (né in casa né in altre finestre che non si affaccino sulla strada principale) basterà che autocertifichi la sua mancanza di soluzioni alternative.
Praticamente l’autocertificazione soggettiva “non posso stendere i panni in casa perché l’umidità mi rovina la messa in piega”. E’ una questione di pubblica decenza.
Ovviamente chi dichiara il falso commette un reato penale

da Macchianera.net